Il campionato mondiale di calcio (FIFA World Cup) è il più importante torneo calcistico disputato tra le squadre nazionali. La prima edizione si è disputata nel 1930 in Uruguay.
Si gioca ogni quattro anni (nel 1942 e nel 1946 non si è disputato a causa del conflitto mondiale).
L’organizzazione è demandata alla FIFA.
Attualmente la competizione prevede una fase di qualificazione e una fase finale.
La fase di qualificazione si svolge durante i tre anni precedenti per determinare, appunto, le squadre che potranno disputare la fase finale nel paese ospitante.
Alla fase finale partecipano 32 squadre
La nazione ospitante è qualificata di diritto.
La fase finale ha la durata di circa un mese
Sino all’edizione del 2002 si qualificava anche la squadra detentrice del trofeo. L’ultima squadra che usufruì dell’agevolazione fu la Francia che, appunto, fu ammessa di diritto all’edizione Corea del Sud e Giappone 2002.
Sinora i campionati del mondo si sono disputati nei seguenti17 paesi: Italia (2 volte), Francia (2 volte), Brasile (2 volte), Messico (2 volte), Germania (2 volte), Uruguay, Svizzera, Svezia, Cile, Inghilterra, Argentina, Spagna, Usa, Giappone e Corea del Sud (congiuntamente), Sudafrica e Russia. Il Qatar ospiterà la fase finale della Coppa del mondo del 2022.
È già previsto che nel 2026 la manifestazione sarà allargata alla partecipazione di 48 nazionali e sarà ospitata congiuntamente da tre nazioni: Canada, USA e Messico.
Dal 1930 al 1938 i vincitori venivano premiati con la una coppa denominata Victory anche chiamata comunemente Coppa del Mondo. Nel 1946 fu rinominata con il nome del presidente della FIFA Jules Rimet, che ebbe l'idea di organizzare il primo campionato del mondo. Il nome di Coppa Rimet venne mantenuto sino al 1970 e dal 1974 fu ribattezzata Coppa del Mondo FIFA. Gli esperti della federazione mondiale, provenienti da sette nazioni, valutarono 53 modelli differenti; la scelta cadde sul lavoro del designer italiano Silvio Gazzaniga.
Lo scultore descrisse così la sua creazione: “Le linee nascono dalla base, risalendo in spirali, fino a stringere il mondo. Le figure rappresentate sono due atleti che esultano nel momento della vittoria”.
La coppa Victory è stata progettata dallo scultore francese Abel Lafleur e realizzata in argento sterling placcato oro su una base di marmo bianco/giallo.
Nel 1954 la base fu sostituita da una base alta fatta di lapislazzuli: altezza 35 centimetri e peso 3,8 Kg. La coppa rappresentava, con una figura alata, Nike, l'antica dea greca della vittoria.
Il Brasile, quando nel 1970 vinse per la terza volta il torneo, potè entrare definitivamente in possesso del trofeo, secondo quanto stabilito dal regolamento.
La coppa fu rubata una prima volta nel 1966, prima dell’inizio dei mondiali, in Inghilterra, lì trasportata dal Brasile detentore in occasione del torneo. Si dice sia stata ritrovata da un cane poliziotto lungo la strada.
La seconda volta la coppa fu rubata nel 1983 e non più ritrovata. Si sospetta sia stata fusa dai ladri.
La coppa realizza da Gazzaniga è alta 36,8 cm, ha un diametro base di 13 cm ed è forgiata in oro 18 carati. L’interno è vuoto ed ha un peso di 6,142 Kg. La base contiene due fasce di malachite (una pietra semi-preziosa) e nella parte sottostante la base sono incisi su una placca d'oro i nomi e l'anno delle nazionali che si sono imposte nel campionato dal 1974.
Il trofeo è di proprietà della Fifa. Si stima un valore commerciale di circa 155.000 € (variabile a seconda del prezzo di mercato dell'oro).
La coppa è stata fabbricata dalla Gde Licensee Bertoni di Paderno Dugnano (Milano).
Dal 2006 la FIFA ha deciso di cambiare regolamento: a causa di numerose ammaccature che l'hanno costretta ad una costosa opera di restauro (eseguita dalla stessa Gde Licensee Bertoni di Paderno Dugnano), la federazione ha deciso di concedere l'originale solo per la premiazione e per le due ore successive sotto stretta sorveglianza.
Subito dopo l'originale viene ritirato e custodito in Svizzera, nella sede della FIFA e alla nazionale vincitrice viene attribuita la copia laminata in oro.
Anche queste copie sono prodotte dall'azienda meneghina, ma nessuna di queste può essere realizzata senza previa autorizzazione della Fifa.
Questo trofeo non verrà mai assegnato permanentemente ad una nazione, indipendentemente dal numero di vittorie raggiunte, tuttavia l'opera di Gazzaniga potrebbe essere sostituita qualora nella placca d'oro posizionata sotto la base del trofeo (dunque non visibile se il trofeo non viene sollevato...) non ci dovesse essere più spazio disponibile per incidervi sopra il nome della nazionale vincitrice.
Per posticipare questo evento il più avanti possibile nel tempo dopo la Coppa del Mondo del 2014 l'allineamento verticale dei nomi delle nazioni campioni del mondo incisi sulla placca è stato ridisegnato per adattarsi ai futuri detentori del titolo.
La vecchia placca d'oro è stata sostituita da una nuova in cui l'elenco dei campioni del mondo dal 1974 è stato riorganizzato in una spirale per accogliere quanti più nomi possibili dei vincitori delle future edizioni del torneo.
Dal settembre 2008, alla nazionale vincitrice del torneo è concessa la possibilità di esibire sulla propria maglia il FIFA Champions Badge,[8] recante una versione stilizzata della Coppa del Mondo e sotto la scritta FIFA WORLD CHAMPIONS e l'anno in cui la nazionale ha vinto la competizione. La nazionale premiata con il citato stemma potrà esibire sulla propria maglia il distintivo fino al fischio finale della successiva edizione della coppa del mondo.
L'Uruguay nel 1930, l'Italia nel 1934, l'Inghilterra nel 1966, la Germania Ovest nel 1974 e l'Argentina nel 1978 sono tutte riuscite a vincere la competizione nella prima occasione in cui la stessa si disputava nel rispettivo territorio nazionale. La Francia solo nella seconda occasione (1998).
Mentre il Brasile, ovvero la nazione che ha vinto più titoli nella storia della competizione, non è mai riuscito ad aggiudicarsi la coppa del mondo quando l'evento si svolgeva sul proprio territorio, ovvero in ben due occasioni, nel 1950 e nel 2014.